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Perché lavare i pannelli fotovoltaici?

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Lasciare i pannelli fotovoltaici sporchi può voler dire perdere soldi. Perché?
La resa dei pannelli risente moltissimo, in termini di efficienza e resa (produttività), dello stato di pulizia.
A sua volta l’attitudine allo sporco è fortemente condizionata dalla posizione geografica e dalla collocazione dell’impianto.
L’ impianto è nei pressi di una zona industriale? E’ nei pressi di un’azienda agricola? Allora è più soggetto a sporcarsi rispetto ad un impianto collocato in zona residenziale.
Che dire del clima? Un impianto con pannelli sporchi posto in Puglia, dove il clima è ben ventilato e secco, può perdere fino al 5% di produttività; un impianto sporco posto in Pianura Padana, dove umidità e scarsa ventilazione contraddistinguono il clima, può perdere fino al 25% in termini di produttività.
Ecco perché lasciare i pannelli fotovoltaici sporchi vuol dire perdere soldi.

Ma qual è il momento migliore per effettuare la pulizia dei pannelli?
Il grafico riportato in basso evidenzia i periodi di massima resa dell’impianto (in rosso) e la perdita di resa con pannelli sporchi (in azzurro). Da Marzo a Settembre si ha la resa maggiore; pertanto pulire i pannelli a Febbraio, Marzo, Aprile ottimizzerà al massimo la produzione energetica dell’impianto.
Come si puliscono i pannelli fotovoltaici?
Attualmente il sistema più efficacie per il lavaggio degli impianti fotovoltaici è mediante l’utilizzo di acqua osmotizzata (o microfiltrata) questo perché, grazie alla completa mancanza di minerali e impurità, l’acqua possiede un alto potere pulente.
Il sistema di pulizia mediante l’uso di acqua osmotizzata è denominato ad osmosi inversa.

Come funziona l’osmosi inversa?
Il sistema di filtrazione basato sull’osmosi inversa utilizza delle membrane che separano l’acqua ricca di sali e sostanze nocive dall’acqua leggera senza inquinanti mediante un processo di diluizione con soluzione salina; le membrane fungono da “setaccio” in grado di trattenere tutte le impurità di tipo batteriologico e minerale.
ll risultato è un’acqua dalla durezza che deve essere sotto la soglia dei 15° (scala francese) e con una concentrazione di sostanze inorganiche, organiche, pesticidi e microrganismi ridotta del 99% rispetto all’acqua non trattata.

Quali sono i vantaggi dell’ acqua osmotizzata per il lavaggio dei pannelli solari?
Essendo l’acqua osmotizzata priva di minerali e calcare ha un ph molto basso e grazie al fatto che è deprivata dai minerali ha un potere fortemente pulente. Per contro non lascia in fase di asciugatura aloni e residui di nessun genere;
non intacca le strutture di sostegno e le cordonature dell’impianto quali alluminio e ferro zincato, ed è totalmente biodegradabile.

Resa Pannelli
Massima resa dei pannelli fotovoltaici durante l’anno.