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Perché concimare il giardino?

Qual è il periodo migliore?

Come farlo correttamente?

 

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Avete un giardino o semplicemente delle piante da interno e non sapete come e quando concimarle?

Il nutrimento delle piante è essenziale per una crescita rigogliosa e sana. È importante conoscere alcuni trucchi per avere un bel giardino.

Ci sono delle regole precise da osservare per ottenere un buon risultato.

Le piante, come tutti gli essere viventi, hanno bisogno di un corretto nutrimento per la crescita e questo va fatto in determinati momenti.

La stagione della concimazione generalmente coincide con la primavera, periodo della ripresa vegetale che va da marzo ad aprile, sia per le piante d’appartamento, sia per il giardino.

In natura le specie vegetali ricevono il nutrimento necessario spontaneamente dalla pioggia e dalle sostanze minerali presenti nel terreno. Questo non avviene nei nostri giardini perché spesso le piante provengono da habitat non naturali.

Per questo motivo le piante vanno concimate correttamente.

I concimi possono essere biologici, minerali o chimici.

I concimi biologici, chiamati anche organici, derivano esclusivamente da sostanze già presenti in natura, operano a livello di substrato migliorando non solo la singola pianta ma la struttura del terreno, grazie all’azione dei microrganismi che provocano un rimescolamento delle particelle di terra.

Tutti i concimi organici si trasformano in elementi minerali nel giro di qualche mese, grazie all’azione dei microrganismi presenti nel terreno (batteri, funghi, insetti, lombrichi) e delle intemperie, permettendo alle piante di utilizzarli nel momento in cui ne hanno bisogno.

Il concime organico si può anche preparare a casa propria, tramite la decomposizione di residui di piante e altri resti vegetali come bucce di frutta, grazie ai processi fermentativi.

I concimi minerali sono ottenuti tramite processi industriali in cui vengono utilizzati solventi, partendo da materie prime minerali purissime; sono molto solubili, non lasciano residui e sono ideali per le colture idroponiche (tecniche di coltivazione in acqua).

Vengono prodotti con diverse formulazioni: liquidi, idrosolubili, granulari o a lenta cessione.

I concimi chimici si ottengono attraverso processi di reazione chimica, sommando composti di lavorazione industriale.

In agricoltura sono abbondantemente utilizzati perché immediatamente assorbibili dalle piante, ma per contro sono molto inquinanti per le falde acquifere.

I concimi liquidi vengono mischiati all’acqua per l’irrigazione, quelli idrosolubili sono prodotti in polveri che si possono miscelare all’ acqua ed usare sia per la concimazione fogliare che nella fertirrigazione.

I concimi granulari o a lenta cessione, sono prodotti sotto forma di granuli da spargere a mano sul terreno o con macchine spargiconcime in caso di superfici più vaste.

Presentano il vantaggio di essere assorbiti lentamente, riducendo il numero di concimazioni.

Quindi nell’utilizzare vari tipi di concime, è sempre da capire quale tipologia è più adatta al lavoro da fare.

Nel caso si tratti di una vasta area, il concime dovrebbe essere scelto in base al tipo di terreno.

Se c’è molta presenza di calcare si dovranno utilizzare concimi contenenti zolfo ed evitare concimi con alto contenuto di calcio, che al contrario dovrà essere aggiunto ai terreni troppo acidi.

Se dobbiamo procedere alla concimazione del giardino di casa è meglio scegliere il concime adatto in base alle piante da fertilizzare.

La regola di base dice che i concimi organici sono sempre adatti per ogni tipo di esigenza, specialmente lo stallatico.

Il fertilizzante si può scegliere anche in base alla sua consistenza: i fertilizzanti in granuli hanno una efficacia più permanente nel tempo, per questo motivo sono generalmente utilizzati in autunno o in primavera quando le piante sono ancora in pre-sviluppo, mentre quelli liquidi hanno un effetto quasi immediato, pertanto più adatti alla bella stagione, ma dall’effetto esauribile in breve tempo, quindi da utilizzare con ripetizioni frequenti.

Il fertilizzanti liquidi hanno il grosso vantaggio che si possono aggiungere all’acqua di annaffiatura, quindi estremamente semplici e pratici.

La stagione meno indicata per la fertilizzazione delle piante è l’inverno.

Potrebbe provocare una crescita malsana di rami, foglie e germogli, troppo deboli e fragili.

Per quanto riguarda la quantità o il metodo di somministrazione è sempre meglio leggere le etichette sui prodotti, dove generalmente si trovano indicazioni chiare sulla composizione.

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